Pubblicato da: gruppo2regolamente | Maggio 5, 2010

Alla “Stefano Pellegrino” si è parlato di legalità

Si è svolto martedì pomeriggio 19 marzo 2010 presso l’istituto comprensivo “Stefano Pellegrino” di C.da Paolini, un interessante incontro per affrontare il tema della “legalità” con i ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado.

L’iniziativa rientrava nel progetto “Regolamente”, progetto che coinvolge cinque scuole in rete e che intende affrontare il delicato ed importante tema della “legalità” sotto diversi aspetti. Hanno partecipato il dott. Giuseppe Lentini, sostituto capo della DIA di Trapani, l’Assessore comunale Nicola Samaritano, Margherita Asta dell’Associazione “Libera”, l’Avv. Giuseppe Gandolfo del “Movimento difesa del cittadino” e alcuni alunni delle scuole medie ed elementari. In questo incontro si è parlato della legalità e delle diverse mafie in Italia. Noi ragazzi della Vincenzo Pipitone abbiamo evidenziato l’importanza del patentino a punti, per evitare comportamenti non conformi alle regole. Il nostro Dirigente Scolastico,prof. Giovanna De Bartoli, che ha fortemente voluto questa iniziativa, ha spiegato nell’incontro le regole fondamentali. Ogni ragazzo della scuola ha a disposizione un numero limitato di punti (100pt.),che per ogni comportamento sbagliato vengono sottratti in base alla gravità del gesto. Se alla fine dell’anno si hanno ancora tutti i punti ,il ragazzo viene premiato con un attestato,”il cittadino corretto”. Grazie a questo patentino gli atti di bullismo nella nostra scuola sono calati fortemente, rendendo tutti più tranquilli. Secondo noi tutte le scuole dovrebbero adottare il patentino, così tutti i ragazzi, come noi, rispetterebbero le regole

Autori: Vittorio Rallo, Andrea Bucaria, Alessandro Aleo II° A

Pubblicato da: gruppo1regolamente | Maggio 5, 2010

La storia di Peppino Impastato attraverso l’Opera dei Pupi Siciliani

Il 17 Aprile 2010 al teatro Don Bosco di Marsala la Compagnia marionettistica Popolare Siciliana ha realizzato uno spettacolo su Peppino Impastato dal titolo “Peppino di Cinisi contro la mafia”. Allo spettacolo hanno assistito due classi (IIA e IIG) della scuola media statale Vincenzo Pipitone. Sono stati messi in scena i momenti più importanti della vita di Peppino Impastato. Egli era un ragazzo che abitava a Cinisi e lavorava in una radio privata, RADIO AUT, dai cui microfoni venivano trasmessi programmi satirici contro la mafia, come Onda Pazza. Questa era stata una scelta coraggiosa dato che Cinisi era un paese con moltissimi mafiosi; egli beffeggiava soprattutto il boss Gaetano Badalamenti, detto ironicamente Tano Seduto. Di Onda Pazza ne è stata fatta sentire una parte. Don Tano Badalamenti, la cui casa era a cento passi da quella di Peppino (da qui il nome del famoso film di Marco Tullio Giordana “I CENTO PASSI’’), fece uccidere Peppino, ma sono serviti più di trent’anni affinché la verità venisse accertata. La madre Felicia e il fratello Giovanni hanno lottato per decenni perché il mandante degli assassini venisse scoperto e la memoria di Peppino fosse onorata come quella di un eroe che si era contrapposto senza violenza ma solo con le parole alla ferocia della mafia. Lo spettacolo, realizzato a Marsala, è stato un modo per far conoscere la vita e il sacrificio di Peppino Impastato alle nuove generazioni.

Autore: Luca Sparaco II A

Pubblicato da: gruppo2regolamente | Maggio 5, 2010

Forme di illegalità

Tutto ciò che è fatto nel rispetto della legge si dice legale. Nel caso in cui invece si agisce trasgredendo alle regole, alle leggi che uno Stato, una Regione, un Comune stabilisce, si commette reato: si opera quindi nell’illegalità.

Di illegalità ce ne sono di tanti tipi e soprattutto di diverse gravità: è illegale depositare i rifiuti negli orari non stabiliti, parcheggiare dove è vietato ma, molto più gravemente è illegale un furto o una rapina, e, naturalmente, uccidere. Per ogni reato è prevista una pena che può andare da una semplice multa alla reclusione in carcere per mesi, anni o addirittura per tutta la vita, in questo caso si parla di ergastolo. Se tutti fossimo dei bravi cittadini, rispettosi delle regole e delle leggi, l’illegalità diminuirebbe senz’altro e si vivrebbe certamente meglio. Purtroppo, forse la stessa natura umana è portata a trasgredire e quindi fa ciò che è vietato. Penso, per esempio, a tutti i negozianti e liberi professionisti che non rilasciano la ricevuta fiscale. Questi commettono un’illegalità perché, in questo modo, evitano di pagare le dovute tasse allo Stato. Se ogni cittadino pretendesse lo scontrino e la ricevuta, il negoziante o il libero professionista sarebbe obbligato ad emetterla e le cose andrebbero meglio. Sono convinto però che se ognuno pensa che le tasse non pagate da chi non fa lo scontrino, sono soldi sottratti allo Stato, si renderà conto che questo non potrà spenderli magari per dare gli stipendi, le pensioni ecc. Secondo me dovrebbe cambiare innanzitutto l’opinione pubblica, però anche noi non dobbiamo sempre aspettare che sia lo Stato a farlo, piuttosto, dobbiamo, per primi, prendere l’iniziativa.

Autore: Walter Salemi IIA

Pubblicato da: regolamente | aprile 30, 2010

Vista virtuale aerea a 360° di Marsala

Vista virtuale aerea a 360° di Marsala (TP).

tratta dalla galleria di immagini del progetto

Gli studenti della terza classe dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura di Strasatti sezione staccata dell’Istituto Tecnico Agrario”Abele Damiani” di Marsala hanno svolto un accurato lavoro di documentazione del territorio, mostrando lo stato delle zone degradate tra Strasatti (Marsala) e Petrosino.

La galleria di foto mostra il preoccupante stato di “incontrollato di rifiuti quali plastiche e soprattutto plastica derivante dalla copertura di serre  e dalla pacciamatura, oli, eternit, carogne di animali, materiale derivante da lavorazioni industriali e artigianali, macchinari e apparecchiature obsoleti, rottami ferrosi,  veicoli a motore e loro parti”.

(il lavoro è visionabile da questo link: http://www.agrariodamiani.it/SANFILIPPO/index.htm)

viaPollution.

Pubblicato da: regolamente | aprile 30, 2010

Progetto “Regolamente”: le attività nelle altre scuole

Dibattito sull’antimafia al “Cavour”

Scritto da red

Giovedì 15 Aprile 2010 08:14

Ieri mattina, al secondo circolo didattico “Cavour”, si è tenuto un dibattito per approfondire i temi dell’antimafia con gli alunni attraverso la lettura di documenti e ascoltando esperti. Al termine del progetto, dal titolo “Regolamente”, verrà realizzato un cortometraggio e un libro che farà parte della biblioteca di Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Ieri, nell’aula magna del “Cavour” , gli alunni, dopo aver visto il film di Gianluca Maria Tavarelli e analizzato il libro di Umberto Lucentini su Paolo Borsellino, hanno rivolto all’autore tante domande. “Abbiamo realizzato dei microgruppi – ha spiegato l’esperto in legalità Nino Rosolia – per far nascere la coscienza sociale dentro ogni bambino. Siamo convinti che prima bisogna creare la coscienza dell’antimafia dentro di noi per poi produrre dei risultati anche fuori, nel contesto sociale”. Gli alunni sono stati coinvolti in un dibattito acceso sulla figura di Paolo Borsellino, approfondendo diversi temi di grande attualità. “Sarebbe ambizioso far diventare la produzione dei nostri alunni un libro di testo da distribuire tra scuole di pari grado al nostro – ha detto la preside del Cavour Eleonora Lo Curto – mi adopererò per reperire i fondi a livello regionale. Ad ogni modo quest’esperienza è di grande rilievo morale per la nostra scuola”. Il libro e il docu-cortometraggio prodotto durante la prima parte del progetto saranno consegnati al coordinamento provinciale di Libera il prossimo 22 maggio. Infine, nella seconda parte del progetto, che riguarda l’ambiente, gli studenti approfondiranno i temi dell’abusivismo e del rispetto della riserva naturale orientata dello Stagnone.

Tratto da Marsala c’è

viaDibattito sull’antimafia al “Cavour”.

Pubblicato da: regolamente | aprile 30, 2010

Torrente Sossio: abusivismo

Il torrente Sossio, deviato tempo addietro per approvvigionamenti privati ad uso di costruzioni abusive, in occasioni di piene ha provocato alluvioni.

L’ultima volta, nel gennaio scorso, il torrente ha straripato, invadendo vigneti ed abitazioni.

*Per approfondimenti rimandiamo all’articolo:

http://a.marsala.it/cronaca/11651-esonda-il-fiume-sossio-allarme-a-marsala.html

Ecco una simpatica vignetta di S.Calia tratta dal portale Marsala.it:

http://a.marsala.it/le-vignette/3197-ancora-una-volta-inondate-le-case-costruite-sul-fiume-sossio.html
Pubblicato da: regolamente | aprile 13, 2010

Il litorale Sibiliana

litorale sibiliana - foto panoramica

Il litorale Sibiliana è una spiaggia situata al confine con il Comune di Marsala e prende il nome dall’omonima Torre. La costa di singolare bellezza esercita una notevole.

litorale Sibiliana

litorale Sibiliana


La torre Sibiliana, attestata sin dal 1524, fece parte del sistema costiero delle torri di avviso, destinate dal governo spagnolo a proteggere l’intera isola dalle incursioni piratesche; è probabile che esistesse anche prima come torre-lanterna, allo scopo di dare segnali e di avvisare i tonni che poi venivano convogliati nella tonnara che si calava nelle vicinanze. Costituita in petrame grezzo con cantonali in conci tufacei, ha forma quadrangolare squadrata (m. 5,30 x 5,25), con muri molto spessi ed è alta circa dodici metri.

torre Sibiliana

torre Sibiliana

Il nome Sibiliana o Scibiliana ricorda forse la Sibilla che, secondo la tradizione aveva dimora in questo luogo e nella città di Lilibeo, oppure Scibilla Nobili, una fanciulla che rapita dai pirati fu qui tenuta prigioniera.


Autori:

Alessia Papavero

Claudia Landi



Pubblicato da: gruppo2regolamente | aprile 13, 2010

La ricognizione nel territorio: il litorale sud-est

Il 30 di Marzo del 2010 abbiamo effettuato una ricognizione sul litorale di Levante dell’ antico territorio Lilibetano.

Il primo luogo che abbiamo individuato è stato quel tratto di costa, che gli antichi denominavano “ Lu Cannizzu” , in prossimità della foce del torrente Sossio.

In questo luogo esistette una tonnara sino al XVIII secolo, così come abbiamo rilevato da un’antica mappa, forse realizzata dal marchese di Villabianca.


Poi siamo andati a visitare la cinquecentesca Torre Xibiliana , che sorge, come vuole la leggenda, sulla tomba della Sibilla Lilibetana . Questa Torre , che era una struttura del Regio Demanio, fu realizzata a tutela della costa per prevenire gli assalti pirateschi.

Oggi essa ricade nel Comune di Petrosino, ed ha bisogno di un restauro immediato, abbiamo infatti notato che su un cartello di fronte a questa c’è scritto “ Pericolo di crollo”.

Da qui, ci siamo diretti verso Contrada Ponte, che assume tale denominazione per un cinquecentesco Ponte Regio, tutt’ oggi esistente, che valica il Torrente Sossio . Parallelo all’antico ponte, ora vi è il nuovo viadotto della Statale 115.

Il Torrente del Sossio, meglio conosciuto come Fiumara di Marsala, ridotto ormai ad un rigagnolo incanalato in un percorso artificiale formato da piccoli blocchi di calcarenite.

Autore (testo e foto): Marco Augugliaro II A

Pubblicato da: gruppo2regolamente | aprile 13, 2010

Il contesto ambientale del litorale orientale

Nell’ambito della ricognizione del litorale abbiamo avuto modo di visitare la costa al levante della città di Marsala.

Essa si articola in una stretta lingua di sabbia che si sviluppa dall’antica zona denominata “Lu Canizzu” sino all’areale della torre Xibiliana. Da qui la costa inizia ad essere rocciosa e leggermente frastagliata. In prossimità della torre Xibiliana si trova il biotopo dei Margi Milo che è una zona umida. Questa zona è costituita da una distesa pianeggiante che tendeva in passato a dare luogo a zone paludose.

Le zone umide rappresentano importantissimi ecosistemi naturali unici per gli aspetti faunistico-floristici, tanto è vero che figurano tra i siti d’interesse comunitario (S.I.C.).

Immagini tratte da "Capo Feto: analisi del degrado di un biotopo naturale" di Giuseppe Pernice, Ignazio Patti e Paola Caltagirone

Qui si trovano diverse specie di animali degli ambienti palustri. La palude dei Margi Milo negli anni ’40 fu oggetto di bonifica attraverso un sistema di canali di drenaggio di cui tutt’oggi persistono le tracce. Questa palude riveste una grande importanza dal punto di vista naturale in quanto è una delle poche zone umide rimaste in Sicilia ed è un punto strategico per le rotte di migrazione tra il Nord Africa e il Centro Europa per diverse specie di uccelli tra cui il Gobbo Ruginoso e il Quattrocchi, oltre la Gallinella d’acqua, l’Airone  Rosso,  la  Garzetta,  l’Airone  Cinerino, la Beccaccia di mare, il Volta Pietre ed il  rarissimo  Airone  Maggiore. Oltre alle specie volatili, sono presenti nella zona diverse specie di piccoli mammiferi-conigli, volpi, donnole, porcospini, ricci, ecc. Ci sono vari fenomeni come  la possibile realizzazione di strutture ed infrastrutture turistiche, l’abusivismo edilizio e le discariche abusive che potrebbero mettere a rischio l’integrità di questo paesaggio modificando l’habitat palustre.

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